"Uncensored Kingdom" è il titolo dell'ambizioso progetto musicale di Massimiliano Forleo, in arte The Traveller. Il rocker milanese, fondatore con Dario Accardi dei The Lorean, ha pubblicato il 2 dicembre il primo di tre Ep che metteranno in musica la tetralogia minore di Shakespeare. Con l'Ep "The King" Forleo presenta la figura di Riccardo III.
Cinque canzoni i cui testi sono scritti in prima persona come se fossero
cantati dal protagonista della storia. Il disco inizia con "Richard III", brano in cui il Riccardo si presenta al pubblico. In "The Mirror" Riccardo espone i suoi progetti e ammette di voler imprigionare il fratello per potergli succedere al trono. In "Human clockwork" è Giorgio, fratello di Riccardo, a cantare. "York" è il momento in cui, dopo aver ricevuto nel sonno la visita dei fantasmi delle persone che ha ucciso, Riccardo implora l'aiuto divino. Infine "Bosworth field" è il capitolo finale in cui, sul campo di battaglia di Bosworth, Riccardo si rende conto di aver sbagliato e muore trafitto dalla spada del conte di Richmond.
Max Forleo ha intrapreso la carriera solista nel 2010 dopo lo scioglimento dei The Lorean. Con il nome The Traveller ha firmato due album: l'omonimo "The Traveller" nel 2011 e "Life" dell'anno successivo.
Con Massimiliano Forleo abbiamo parlato del suo nuovo ambizioso progetto.
Come è nata l'idea di dare vita a una trilogia musicale ispirata alla figura di Riccardo III?
"L'idea è nata dalla volontà di fare un musical. Ho sempre ammirato e ascoltato "Jesus Christ Superstar" e ho avuto il piacere di suonare il "Joseph and the amazing Technicolor Dreamcoat". Insomma, mi è sempre piaciuto legare il canto alla recitazione. La trilogia "Uncensored Kingdom" è pensata su tutta la tetralogia di Shakespeare. Verranno infatti cantate sia la figura di Enrico VI che quella di Riccardo III. Le quattro opere teatrali saranno riassunte in quindici canzoni. Sono partito dalla fine, perché in verità il "Riccardo III" che canto in questo primo Ep è il riassunto in musica dell'ultimo atto della tetralogia di Shakespeare".
William Shakespeare dipinge Riccardo Plantageneto come un re malvagio e crudele. Lo è anche nelle tue canzoni?
"Assolutamente sì. Spietato e crudele. Nella canzone "The Mirror" racconto come prende le distanze dal fratello che con l'inganno viene rinchiuso nella torre. In "Richard III" descrivo inoltre la morte (da me romanzata) della moglie da lui stesso causata. La sua figura malvagia fa capolino anche nella copertina. Riccardo III, in combutta con la Chiesa, è rappresentato come un maiale in un atto di cannibalismo".
Se dovessi trarre una metafora di vita da questa storia?
"Come nel video del singolo in una visione dantesca: ad azione corrisponde poi il contrappasso. La smania di potere, l'ingordigia hanno portato il Re al tracollo".
Sei appassionato di storia?
"Non direi tantissimo, sono più appassionato di arte".
Torniamo a parlare della copertina. Raffigura un maiale seduto al tavolo da pranzo insieme a due porporati che hanno una croce bianca come testa...
"E' Riccardo a tavola insieme ai suoi alleati. Mangiano un uomo gomitolo, figura tipica delle mie copertine, che rappresenta l'uomo comune. E' proprio nella copertina raffiguro la smania di potere con l'ingordigia che rende il Re un maiale".
Perché hai deciso di chiamarti The Traveller?
"Perchè il viaggio è il segreto per portare in giro la propria musica. E anche perché da quando ho cominciato a suonare musica originale, nel 2003, sono sempre stato in viaggio".
Quando sei in viaggio che musica ascolti?
"Di solito dormo oppure guido. Non ascolto nulla!".
Dove ti porterà il viaggio?
"Spero ancora lontano. Il viaggio mi porterà quest'anno ancora in giro per l'Italia, nei mesi di febbraio e marzo nell'est Europa e soprattutto ad aprile negli Stati Uniti. Il viaggio è in continuo mutamento a seconda dei nuovi input che la vita regala. Questo viaggio mi ha portato in mezzo alla gente e ha portato la mia musica negli stereo delle persone".
Perché hai scelto di abbandonare i The Lorean e intraprendere la carriera solista?
"Il progetto The Lorean l'ho iniziato nel 2003 insieme a Dario Accardi. Nel corso degli anni si è sviluppato e la line up è cambiata più volte. Ho sempre desiderato che la band fosse tale, invece non è mai stato un gruppo nella produzione, nella sponsorizzazione e negli investimenti. Al che, dato che ero solo nella parte produttiva e il 90% delle canzoni erano le mie, ho continuato da solo".
Rimpiangi di averlo fatto?
"No".
Ci sono musicisti che ti hanno influenzato?
"Direi su tutti Jeff Buckley, U2, Massive Attack e Coldplay".
Hai un disco favorito? Il favorito di sempre?
"Non posso che dire "Grace" di Jeff Buckley".
Come sono strutturati i tuoi concerti?
"La scaletta pesca nei tre album pubblicati ma cambia ogni sera in base alla risposta del pubblico e da come sento la serata. Spesso scatta il momento jam in cui improvvisiamo un po' di classici del rock internazionale per carpire l'attenzione anche dei più refrattari".
Suoni in acustico o ti accompagni con altri musicisti?
"Mi esibisco in entrambe le combinazioni. Quando suono da solo mi accompagno con una chitarra dodici corde, mentre con la band uso una sei corde Maton".
Nel corso della tua carriera hai suonato molto anche all'estero. Rispetto alla situazione italiana ci sono delle differenze che ti hanno colpito?
"La prima differenza è che nell'ambito underground bisogna sfatare un mito: i locali sono più attrezzati in Italia. La seconda è che l'attenzione del pubblico e la voglia di fare musica originale da parte dei locali è più alta all'estero".
Titolo: Uncensored Kingdom - Part I (The King)
Artista: The Traveller
Etichetta: My Place Records
Anno di pubblicazione: 2013
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