tag:blogger.com,1999:blog-1052227208437961053.post3980682210881292808..comments2023-02-10T09:21:42.982+01:00Comments on Musica e Disincanti: "Iettavuci", il grido di verità di Francesca IncudineMartin Cervellihttp://www.blogger.com/profile/15402282318126242186noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1052227208437961053.post-35380147982606512242019-05-05T14:39:22.618+02:002019-05-05T14:39:22.618+02:00Come già detto in una breve nota al 'Ballo di ...Come già detto in una breve nota al 'Ballo di San Vito' che si trova da qualche parte in italianlessonsmalta.wordpress.com, la musica meridionale e insulare italiana non sembra all'origine pensata nei termini di un'espressione artistica, ma di un'armonia, o anche disarmonia, intesa quale pratica terapeutica. Con la musica infatti, come si diceva in siciliano, 'si livava u scantu', ovvero si eliminava quello stato a metà tra possessione e annichilimento dell'anima, risvegliando quella forze vitali che permettono a uomini e donne di affrontare con serenità la propria quotidianità. <br /><br />Come si vede, tanto la tarantella quanto la pizzica e la taranta non dovevano essere un tempo cose molto dissimili da una pratica sciamanica e, ovviamente, come tutte le pratiche di questo tipo non offrivano certo alcuna certificazione scientifica, ma supponevano anche una certa dose di rischio. <br /><br />Il brano cantato da Francesca e Mario Incudine può certamente essere letto e inteso anche in questo senso, difatti si chiude con un intento dichiaratamente curativo: <br /><br />omenzu di lu mari scinni<br />cori lu cori omenzu a l'unni<br />l'acqua di nfunnu si fa ogghiu<br />si codda l'umra d'ogni sbagghiu.<br /><br />'Il cuore scende tra le onde del mare e dopo che l'acqua del fondo si è tramutata in olio inghiotte le ombre di ogni sbaglio'. Sono proprio queste ombre - spettri, demoni, psicosi, paranoie, ossessioni, 'scantu'... - che il brano intende curare...<br /><br />Certo, 'Iettavuci' non è solo questo. Fin dall'inizio, il brano attira l'ascoltatore verso una dimensione estatica dove tutto si dissolve e viene descritto in una più elementare consistenza: Venti di ventu semu fatti... sciuscia cchiu forti e abbruscia l'occhi... Vento di vento siamo fatti, soffia più forte e brucia gli occhi. <br /><br />In realtà, quello che inizialmente il brano sembra descrivere è uno stato edenico e privo di turbamenti, ma man mano che segue vediamo come nel rincorrersi della voce maschile e femminile emerga un certo tormento: se inizialmente 'Cadi lu cielu e nunnu si scanta' e ancora 'mori cu mori ca poi si ci pensa', verso la fine le cose cambiano e sentiamo cantare anche 'mi sentu sula comu 'na vecchia'. Ecco individuata la radice de 'lu scantu' che la canzone intende curare: l'annichilimento portato dalla solitudine e le incertezze che esso reca.<br /><br />C'è un ultimo elemento che voglio fare notare e che riguarda la presenza dei volatili in una delle strofe centrali. Volatili reali, mitologici e spirituali: calandrella, usignolo, sirena e Serafini. I primi due rimandano all'amore naturale, quasi campestre potremmo dire, per il creato. Questo amore si eleva poi a quello rappresentato dalle Sirene, le donne-uccello che volevano attirare Ulisse verso l'assoluta conoscenza o, forse, verso il mondo dei morti, e poi ancora quello più rarefatto ed elevato delle gerarchie angeliche, rappresentato nel brano dai Serafini. <br /><br />Su linguaggio dei volatili ...i famosi auspici, da 'avis', uccello, e 'specio', guardo, osservo... dal Medioevo in poi si è detto, scritto e cantato molto. E anche le leggende tramandano molto in questo senso, compresa quella relativa a San Francesco. I volatili sarebbero, secondo questa suggestione, in grado di riferire messaggi angelici. Certo, si tratta di un linguaggio sfuggente di cui mai verrà scritto un dizionario... ma è interessante rinvenirne le tracce. E lo si può fare in diversi modi, anche ascoltando il meraviglioso Cant dels Ocells, brano catalano, magari nell'altrettanto meravigliosa versione della compianta Montserrat Figueras e Jordi Savall. <br /><br />Si tratta ovviamente di una ricerca che porta lontano e che qui ci sembrava solo il caso di accennare. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/09688050484024351294noreply@blogger.com